A.I.A. e il Sistema Allevatori, nelle sue varie ramificazioni
territoriali, in queste ultime delicate settimane che hanno visto
accentuarsi gli effetti dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da
Coronavirus , hanno comunque mantenuto costantemente il contatto con
gli allevatori e le aziende sottoposte a controllo, tenendo presente le
disposizioni di sicurezza stabilite via via dalle amministrazioni
centrali e locali.
Intensificate e sviluppate al massimo le comunicazioni via
teleconferenza, adottati criteri di lavoro agile ove consentito, e
soprattutto raccolto le istanze e preoccupazioni emerse in particolare
nel settore latte, messo in difficoltà dai problemi riscontrati nelle
dinamiche produttive e di conferimento della materia prima alla
trasformazione e distribuzione.
Considerate le diverse specificità territoriali, e l’impatto sulla
popolazione dell’emergenza sanitaria, manifestatasi con modalità
disomogenee, il Sistema Allevatori ha intrapreso alcune iniziative di
sollecitazione ai rispettivi interlocutori istituzionali regionali.
In particolare, nella giornata di ieri, si segnala la presa di posizione
degli allevatori pugliesi, con una lettera sottoscritta dal presidente
dell’Ara Puglia, Pietro Laterza,
e dal presidente della Coldiretti regionale,
Savino Muraglia, che hanno
stigmatizzato la comunicazione fatta agli allevatori da parte di alcuni
caseifici locali di erogare per il mese di marzo un prezzo in acconto
per la materia prima di 0,36 euro al litro, salvo la possibilità di
successivi saldi. La lettera, considerata irricevibile in quanto
vanificherebbe i tentativi di garantire la tenuta del sistema
lattiero-caseario pugliese, ha indotto i rappresentanti degli allevatori
a chiedere un pronto intervento del Ministro delle Politiche agricole,
alimentari e forestali, della Regione Puglia e dei Prefetti.
“Siamo vicini, in questo particolare e difficilissimo momento – dichiara
il presidente dell’Associazione Italiana Allevatori,
Roberto Nocentini – oltre che
naturalmente a tutti i cittadini ed ai familiari delle numerose vittime
umane, alle istanze degli allevatori italiani, che stanno affrontando
una prova durissima, vedendo compromessi i frutti del loro lavoro e
degli investimenti fatti per il futuro. Azioni messe in campo anche per
garantire qualità e sicurezza degli alimenti di origine zootecnica.
Sostenere gli allevatori italiani e le loro produzioni, in questa
particolare fase e soprattutto nei mesi a venire non è solo un dovere
morale, ma anche un fattore strategico per garantire la tenuta e il
futuro del made in Italy
agrolimentare”.
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